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ALLERGIA 4SU10!

Ebbene si, da recenti studi quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili.

Causa scatenante: la comparsa dei primi pollini.

I sintomi più frequenti dell’ allergia sono: rinorrea acquosa, congestione nasale, bruciore e arrossamento delle congiuntive, lacrimazione, starnuti, prurito al palato, al naso e agli occhi, tosse secca e stizzosa, spesso notturna, accompagnata da difficoltà di respiro e dai caratteristici sibili propri dell’asma bronchiale, riduzione del gusto e dell’olfatto.

I principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini delle Graminacee, della Parietaria, delle Composite (ad esempio l’ambrosia), delle Betullacee, delle Oleacee e delle Cupressacee.

Di seguito riportiamo qualche consiglio per combattere le allergie:

  • Evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, quando più alta è la concentrazione di pollini.
  • Evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria.
  • Fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente. I granuli pollinici spesso permangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati.
  • Evitare di uscire subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggiore profondità.
  • Tenere sempre sott’occhio il calendario dei pollini.
  • Usare appropriate mascherine durante i lavori all’aperto.
  • Evitare i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Quando possibile è preferibile viaggiare in autoveicoli con aria condizionata e filtri di aerazione antipolline.
  • Indossare un altro paio di calzature quando si rientra in casa per evitare di trasportare nell’ ambiente le particelle allergizzanti.
  • Lavare spesso i pavimenti, preferibilmente non usare l’aspirapolvere per evitare di sollevare le particelle allergizzanti.
  • Tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi sono arredamenti rischiosi per gli allergici perché possono essere ricettacolo di pollini e polveri.

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